Tumore al seno, l’importanza dello screening e della diagnosi precoce!
Secondo i dati del rapporto AIOM-AIRTUM 2017 (Associazione Italiana di Oncologia Medica – Associazione Italiana dei Registri Tumori) in Italia sono circa 50mila i nuovi casi di carcinoma della mammella nel nostro Paese, con un trend di incidenza in lieve aumento. È però in crescita anche la percentuale di donne che sopravvive a 5 anni dalla diagnosi.
Ad ammalarsi sono spesso le donne con meno di quarant’anni, escluse dai programmi di screening. Consigliamo ancora tra i 18 e i 30 anni l’autoesame del seno una volta al mese, una settimana dopo la mestruazione, e dai 25 ai 40 anni consigliamo una visita senologica regolare ed eventualmente un’ecografia mammaria. È bene sottolineare come l’autoesame (o autopalpazione) possa aver in parte perso la propria validità nel corso degli anni, perché oggi siamo in grado di individuare neoplasie mammarie non palpabili, piccolissime.
Le diagnosi poi sono sempre più accurate, grazie ad apparecchiature all’avanguardia come i Mammografi Digitali 3D con tomosintesi, in grado di evidenziare lesioni tumorali al seno molto piccole. Rispetto alla mamografia tradizionale, questa tecnologia fornisce immagini digitali in alta risoluzione e con ricostruzione 3D, garantendo livelli altissimi di accuratezza diagnostic